Pulire i sedili dell’auto (tessuto e pelle) come un professionista

Categoria : Guide al mantenimento

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Come preparare i sedili prima della pulizia:aspirazione e analisi visiva

Quando si entra nell’universo della cura dell’automobile, vi è un elementoche, più di ogni altro, determina il successo di ogni operazione dimanutenzione interna: la preparazione.Non esiste trattamento efficace, per quanto avanzato o professionale, chepossa dare i risultati sperati se non è preceduto da una meticolosa fasepreparatoria, fondata sulla conoscenza del materiale da trattare,sull’adozione di strumenti adeguati e sull’applicazione di una metodologiacoerente con la natura stessa del supporto.Rientra a pieno titolo in questo step il pulire i sedili di un’automobile,

siano essi in tessuto, pelle o materiali compositi, non atto meccanico, marito, liturgia quotidiana di una bellezza estetica e funzionale.Il primo passo, imprescindibile, da compiere consiste nella rimozioneaccurata dei detriti visibili come briciole o sabbia e delle polveri libere,come il particolato atmosferico che, se non eliminati, verrebberosuccessivamente spinti nelle fibre e nelle pieghe dal detergente o dallapressione del panno, durante le altre fasi di detersione.Questo processo apparentemente elementare, rappresenta pertanto labase su cui si fonda la qualità della pulizia successiva, e deve essereeffettuato con strumenti idonei, come una aspirapolvere dotata dibocchette specifiche, preferibilmente a lancia e con setole morbide per lesuperfici delicate.La bocchetta snella e affusolata consente di raggiungere le intercapedinipiù nascoste dei sedili, le giunzioni tra seduta e schienale, difficilissime dapulire a mani nude, e le zone solitamente trascurate, come le cuciture o lepieghe del rivestimento, svolgendo egregiamente il compito senzacompromettere

Questo gesto, da eseguire con lentezza e attenzione, ha lo scopo dieliminare briciole, polveri, sabbia e particolato atmosferico, evitando cheogni intervento successivo, e svolto su una superficie non perfettamenteliberata dai residui solidi, possa trasformarsi in un’azione abrasiva, coneffetti potenzialmente irreversibili.Una volta terminata l’aspirazione, si procede all’analisi tattile e visiva deisedili e tale fase varia anche in relazione alle caratteristiche strutturali delmateriale che riveste i sedili. Va inoltre ricordato che ogni tipologia dimateriale può reagire in modo differente al trattamento, e pertanto èconsigliabile eseguire un test preliminare in una zona nascosta del sedile.Allo stesso modo, è importante lavorare sempre in ambienti ben ventilati,evitare l’esposizione diretta al sole durante l’applicazione e non utilizzaremai fonti di calore diretto per accelerare l’asciugatura.

Questa fase preparatoria, apparentemente lunga ma in realtàestremamente razionale ed efficiente, perché ribadiamo quanto non siasolo un gesto estetico, ma incide direttamente sul comfort, sulla salubrità esul valore dell’automobile, toccando la percezione dell’abitacolo comeluogo intimo e personale, desiderando i risultati professionali senza usciredal proprio garage. Ma passiamo nel dettaglio a esaminare le dueprincipali tipologie di rivestimento e i consigli per la loro detersione e cura:il tessuto e la pelle.


Pulizia dei sedili in tessuto: rigore, metodo eattenzione al dettaglio

 Il tessuto come rivestimento dei sedili dell’auto ha una caratteristicaimportante: risulta più poroso ed assorbente, e tende a trattenereparecchio le macchie di origine organica e inorganica. Cibo, bevande,polvere di scarpe, polveri sottili, sabbia, sudore, residui oleosi o umidità siinsinuano in profondità rendendo necessaria un’azione penetrante ma nonaggressiva.La pulizia dei sedili in tessuto richiede allora una metodologia ben piùarticolata di quanto si possa pensare: non si tratta semplicemente di"passare un panno", bensì di un procedimento strutturato, per evitarespiacevoli conseguenze come aloni, indurimento delle fibre, persistenzadegli odori o, cosa peggiore, il danneggiamento delle superfici.La preparazione con una aspirazione profonda, con beccuccio sottile ospazzola rotante, è fondamentale prima di passare a qualsiasi detergente,e serve a rendere più gestibile la natura porosa del tessuto che agiscecome una spugna. Si raggiungono così gli interstizi e viene rimosso tuttoquello sporco secco che altrimenti si trasformerebbe in fango una volta acontatto con il detergente. Quest’azione meccanica preliminare, se svoltacon precisione, elimina fino al 70% delle impurità superficiali e, a questopunto, è possibile procedere con la fase di detersione attiva.

 

Anche quella della detersione è una fase che richiede massima attenzione e l’utilizzo di un detergente non generico e non aggressivo per non compromettere la resistenza e la colorazione dei tessuti.

Per questo motivo, è preferibile ricorrere a un prodotto specificamente studiato per tale impiego, come lo straordinario Interior Cleaner kit che unisce efficacia smacchiante e delicatezza formulativa in un’unica soluzione sinergica.

Racchiuso in una valigetta elegante e funzionale, troviamo Interior Cleaner, disponibile in un formato flacone da 200 ml, con trigger nebulizzatore (acquistabile anche come accessorio a parte), cinque panni in tessuto non tessuto TNT Cloth e un panno in microfibra verde, Microfibre Cloth green. 

L’applicazione del kit segue un protocollo preciso:● agita il flacone: per attivare gli agenti detergenti e ottenere unadistribuzione efficace;

  • vaporizza su TNT o direttamente sulla pelle: puoi spruzzare sulpanno TNT per evitare eccesso di prodotto o direttamente sullasuperficie in base al livello di sporco;
  • strofina con movimento circolare: segui la grana naturale dellapelle con movimenti delicati e regolari;
  • ripeti se necessario: per lo sporco più resistente lascia agire ilprodotto per qualche secondo e ripeti il trattamento, favorendo cosìla penetrazione nei filamenti e la solubilizzazione dello sporco.
  • asciuga con Microfibre Cloth green: per rimuovere l’umiditàresidua e valorizzare l’effetto satinato e naturale della superficie.Questa fase di rifinitura è altrettanto essenziale, grazie anche alpanno in microfibra verde che ha una tessitura a pelo corto,

indispensabile per asciugare efficacemente le superfici assorbendol’umidità residua senza lasciare pelucchi o striature. Una sorta di“lucidatura asciutta”, come potremmo definirla, e che restituisceomogeneità visiva al tessuto, ravvivando il suo colore e conferendouna sensazione di freschezza immediata all’intero abitacolo.

Questo approccio graduale garantisce un risultato impeccabile, evitandodi bagnare eccessivamente il sedile, condizione che - come noto - puògenerare aloni o proliferazioni batteriche. Un ulteriore vantaggio di InteriorCleaner kit è il profumo che rilascia al termine dell’operazione: unafragranza lieve ma persistente, priva di note invadenti, che donaall’ambiente un senso di pulizia e comfort duraturo.Il metodo appena descritto non è solo utile per eliminare macchie eimpurità visibili, ma riveste anche una funzione preventiva: una puliziamensile dei sedili in tessuto riduce infatti l’assorbimento di sudore, polveree agenti contaminanti, preservando l’integrità della fibra e mantenendo unaspetto ordinato e professionale.È interessante osservare come questa attenzione alla pulizia abbiaricadute anche a livello di salute e benessere: tessuti sporchi trattengonoallergeni, acari e batteri, con ripercussioni potenziali su chi soffre di asma,riniti, dermatiti o altre sensibilità respiratorie. Di conseguenza, la curaregolare degli interni rappresenta un gesto sì estetico, ma anchefunzionale e protettivo per tutti gli occupanti del veicolo.Un ulteriore accorgimento per potenziare l’effetto della pulizia è l’usooccasionale di una spazzola a setole morbide - preferibilmente in crinenaturale - utile per “risollevare” il pelo del tessuto nei sedili più logori o perlavorare il prodotto in modo più incisivo nelle zone dove il panno potrebbenon esercitare sufficiente attrito, come negli angoli, cuciture o superficiorizzontali di grande estensione. È importante, tuttavia, usare la spazzolacon parsimonia e con movimenti controllati, per evitare di sfilacciare o

stressare le fibre. Il panno in TNT, essendo monouso e assorbente, rimanecomunque lo strumento principale, soprattutto per operazioni di routine.Infine, occorre ricordare che, a differenza di altri prodotti, Interior Cleanerkit non richiede risciacquo: ciò ne fa un alleato particolarmente praticoanche per chi non ha a disposizione grandi spazi o attrezzature specifichee infatti può essere usato nel box di casa, in garage, o perfino in condizioniesterne, purché si evitino le ore centrali della giornata e l’applicazione susuperfici roventi. In condizioni ideali, un trattamento completo dei sedilianteriori e posteriori può essere portato a termine in meno di mezz’ora,con un impiego contenuto di prodotto e un risultato visivo e olfattivodegno di un trattamento professionale e dai risultati di alto livello anchesenza possedere necessariamente una competenza tecnica avanzata.


Sedili in pelle: eleganza, manutenzione e ritualitàdella cura

I sedili in pelle rappresentano indubbiamente uno degli elementi piùprestigiosi e iconici dell’abitacolo automobilistico, simbolo per eccellenzadi lusso, raffinatezza, comfort e attenzione al dettaglio.Tuttavia questo rivestimento, rispetto al tessuto, seppure risulta piùresistente alle macchie superficiali, è però maggiormente sensibile aglisbalzi termici, alla disidratazione e all’eccessiva umidificazione, oltre arichiedere, dopo la pulizia, un nutrimento specifico che ne mantenga lamorbidezza e la lucentezza originarie.Troppo spesso, erroneamente nella percezione comune, la pelle vieneconsiderata un materiale “resistente” e di facile gestione, quando in realtà,per sua stessa natura, è una superficie porosa, risultando più sensibile ereattiva, tendente anche a scolorire e indurirsi facilmente e fessurarsi.Allora il primo elemento da considerare è l’approccio preliminare propriocome per i sedili in tessuto, è fondamentale iniziare con una pulizia asecco attraverso un’accurata aspirazione, utilizzando possibilmente unbeccuccio in plastica morbida o una bocchetta rivestita in feltro, così da

evitare graffi sulla superficie e rimuovere le polveri sottili, i granelli disabbia e gli eventuali residui di cibo o sporco che si annidano nelle pieghee nelle cuciture dei sedili in pelle. Trascurare questo passaggiosignificherebbe rischiare di sfregare lo sporco durante la fase umida,provocando danni microabrasivi permanenti e vistosamente anti estetici.A questo punto si può procedere alla detersione vera e propria, e per laquale si sconsigliano categoricamente prodotti generici, sgrassatoridomestici o saponi non testati sul cuoio. Un utilizzo di detergentiimproprio rischierebbe di alterare la pigmentazione o inaridire il materiale.

Anche in questo caso allora consigliamo una soluzioni altamente specialistichecome Interior Cleaner kit, il cui punto di forza risiede nellaversatilità della formulazione: questo prodotto, infatti, è specificamentestudiato per essere impiegato su una pluralità di superfici interne, tra cuianche la pelle, l’ecopelle e l’Alcantara, offrendo una pulizia profonda edelicata, senza compromettere la struttura molecolare del rivestimento.Il metodo di utilizzo, nel caso della pelle, può essere fatto come per iltessuto per via della sua delicatissima formulazione, spruzzandodirettamente il prodotto sulla superficie da trattare, e dopo aver agitato ilflacone per attivare gli agenti detergenti. Pur tuttavia nulla esclude che sipossa vaporizzare il detergente direttamente su un panno in tessuto nontessuto - incluso nel kit - TNT Cloth e non direttamente sulla superficie, perevitare eventuale sovradosaggio. Si procede quindi a un movimentocircolare, uniforme e controllato, che segue l’andamento della grananaturale del cuoio o della pelle in generale. In caso di sporco tenace - comemacchie oleose, residui cosmetici, sudore o tracce di abbigliamento scuro -si può effettuare una seconda applicazione lasciando agire il prodotto perqualche istante prima della frizione. In questo modo si evita di saturare lapelle, ma si sciolgono e sollevano solo le impurità.

Completata questa fase di pulizia, si passa all’asciugatura e alla lucidatura,operazione da effettuare, come abbiamo visto anche nel precedenteparagrafo, con l’apposito panno in microfibra verde, sempre incluso nel kit,

 Microfibre Cloth green, assolutamente versatile, che permette dieliminare ogni residuo di umidità e di rifinire la superficie, restituendoleuna luminosità satinata, sobria, mai artificiale.

A differenza di altri prodottiche lasciano un effetto lucido e plastificato, questo delicato detergentelascia la pelle naturalmente opaca, esaltandone l’aspetto autentico evellutato.Questo protocollo di cura, unitamente all’uso di questo specifico kit, svoltocon regolarità (una o due volte al mese), ha la capacità di ravvivare il tonooriginale del materiale, conferendogli elasticità, morbidezza e unaprotezione anti-UV duratura che ne prolunga la vita e ne riducel’invecchiamento prematuro.

Anche in assenza di sporco evidente però, lapelle va trattata comunque regolarmente, almeno una volta al mese, perprevenire l’accumulo invisibile di polveri, sebo e umidità che, nel tempo,possono causare lesioni strutturali, cadenza che può arrivare anche a duevolte mese, se c’è un elevato utilizzo dell’automobile o se la stessa si trovaesposta a climi particolarmente secchi, o con presenza di sole cocente.

 

 

Ricordiamo inoltre che molti errori di pulizia dei sedili in pelle derivano daun’eccessiva fiducia in rimedi casalinghi privi di validazione tecnica: lattedetergente, oli vegetali, creme idratanti per la pelle umana o, peggioancora, alcool denaturato, praticamente sostanze, oltre a non avere lacomposizione chimica necessaria per interagire correttamente con la pelleautomobilistica, possono a loro volta generare residui oleosi, odoripersistenti o vere e proprie reazioni chimiche dannose, alterando il coloredel rivestimento o rendendolo appiccicoso al tatto.

Al contrario, affidarsi a un kit come quello che abbiamo qui presentatoconsente di operare con tranquillità e precisione, seguendo una logica dirispetto e valorizzazione del materiale, in linea con le migliori prassi deldetailing professionale. Prendersi cura della pelle dell’auto, dopotutto, nonè solo un segno di buon gusto, ma un investimento sulla longevità, sulcomfort e sull’esperienza complessiva del viaggio.


La cura dei sedili come cultura della qualitàdell’abitare

Curare i sedili della propria automobile, che siano in tessuto o in pelle, nonè soltanto un’azione funzionale alla pulizia o alla conservazione deimateriali, ma, piuttosto, l’espressione tangibile di una mentalità attenta,estetica e responsabile, che riconosce all’abitacolo il ruolo niente affattosecondario di un semplice spazio accessorio, bensì quello di un ambientevissuto, quotidiano, personale, in cui si riflettono le abitudini, il gusto e ilsenso del rispetto per sé e per gli altri.

Proprio in quest’ottica, l’atto del detergere un sedile smacchiandolo conmetodo, o del ravvivare con attenzione un rivestimento in pelle, sitrasforma in gesto rituale, verso la propria auto che diventa luogo inmovimento in grado di restituire sicurezza, benessere e prestigio.Il valore di una esperienza di car detailing risiede tanto nella sequenzatecnica dei passaggi, quanto nella consapevolezza con cui vengonocompiuti ed è proprio questa visione che The Care sostiene e promuove,attraverso la propria gamma di prodotti professionali pensati per l’usoquotidiano da parte di automobilisti consapevoli e appassionati e chescelgono di rallentare, osservare, valorizzare.

È sensoriale, è emotivo, è culturale, perché la brillantezza, in fin dei conti,non è solo ciò che si vede, ma ciò che si sente ogni volta che si entra inauto.

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